Dopo la firma del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il DL Rilancio è stato pubblicato questa mattina in Gazzetta Ufficiale. questo link potete consultarlo in versione integrale. Nel corposo testo normativo  vi sono alcune novità rispetto a quanto annunciato la settimana scorsa dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ma in sostanza è stato confermato l’impianto dell’intervento del Governo che prevede una maxi-manovra da 55 miliardi di euro per aiutare l’Italia a ripartire in questa Fase 2.

I numeri della maxi manovra

Riguardo ai numeri, circa 10 miliardi vanno alla proroga della Cig6 miliardi per i ristori a fondo perduto delle Pmi, oltre 4 miliardi al rinnovo del bonus autonomi, confermato per aprile a 600 euro e che salirà a 1000 euro a maggio; 12 miliardi ai pagamenti dei debiti dei Comuni e degli enti territoriali, mentre lo stop all’acconto Irap vale circa 4 miliardi; 2 miliardi affinché le imprese possano adeguarsi alle norme di sicurezza e quasi 1,5 miliardi per consentire il rientro a scuola in sicurezza e per la stabilizzazione di 16mila insegnanti. 

Alla Sanità interventi per 3,2 miliardi e circa 500 milioni per il sostegno di colf e badanti. Previsti anche 2,5 miliardi per turismo e cultura, e cioè librerie, musei, cinema, luoghi di cultura, teatri.

Le conferme e le novità

Tra le novità, dopo le proteste della Cei, l’aumento dei fondi destinati alle scuole paritarie, che saranno in tutto 150 milioni, di cui 65 per il ristoro delle mancate rette per chi fa servizi di asilo nido o per l’infanzia e 70 milioni per le scuole primarie e secondarie per le mancate rette di studenti fino a 16 anni.

Confermate le misure annunciate, come il bonus babysitter o per i centri estivi fino a 1200 euro, così come gli aiuti alle imprese, come quelli a fondo perduto che non si rivolgeranno solo ad autonomi e professionisti, ma anche alle piccole imprese fino a 5 milioni di fatturato.

Le piccole imprese, come ha annunciato il vicesegretario del Pd Andrea Orlando, avranno più tempo per rimborsare i prestiti garantiti al 100% dallo Stato fino a 25 mila euro: con un emendamento al decreto imprese, il termine per restituirli passa da 6 a 10 anni.