L’INPS, con la circolare n. 17 del 1° febbraio 2022, comunica gli importi dei contributi dovuti per l’anno 2022 per i lavoratori domestici a seguito della variazione annuale dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e di impiegati.

Dopo un anno di stasi, nulla era cambiato tra il 2020 e il 2021, la variazione percentuale pari all’1,9 per cento nell’indice dei prezzi al consumo torna a rideterminare le fasce di retribuzione su cui calcolare i contributi dovuti per l’anno 2022 per i lavoratori domestici.

Contributi lavoratori domestici 2022: il calendario delle scadenze

Come di consueto, i fattori che influiscono sull’importo dei contributi dovuti per i lavoratori domestici sono i seguenti:

  • retribuzione oraria;
  • numero delle ore contrattuali dichiarate;
  • CUAF, Cassa Unica Assegni Familiari;
  • tipologia del contratto di lavoro.

Anche per il 2022 il rapporto di lavoro a tempo determinato continua ad applicarsi il contributo addizionale a carico del datore di lavoro, pari all’1,40 per cento della retribuzione imponibile ai fini previdenziali, vale a dire la retribuzione convenzionale.

Non vale la stessa regola per i lavoratori assunti a termine in sostituzione di lavoratori assenti.

Il calendario canonico delle scadenze per il versamento dei contributi dovuti per colf e badanti ha una cadenza trimestrale:

  • dal 1° al 10 aprile per il primo trimestre;
  • dal 1° al 10 luglio per il secondo trimestre;
  • dal 1° al 10 ottobre per il terzo trimestre;
  • dal 1° al 10 gennaio per il quarto trimestre.

In caso di cessazione del rapporto di lavoro, il pagamento deve essere effettuato entro il decimo giorno dalla data di fine rapporto.

Se l’ultimo giorno utile per il versamento coincide con la domenica o con una festività, slitta al giorno successivo non festivo, mentre deve essere rispettata la scadenza coincidente con la giornata del sabato.