l Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 5 del 21 novembre 2022, ha approvato il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 e l’aggiornamento del Documento programmatico di bilancio (DPB).

Gran parte delle risorse sono destinate a interventi a sostegno di famiglie e imprese per contrastare il caro energia e l’aumento dell’inflazione.

Di seguito le principali misure introdotte.

Pacchetto famiglia e lavoro:

  • confermato il bonus bollette per i più fragili con un innalzamento della soglia ISEE da 12.000 a 15.000 euro;
  • riduzione dell’IVA dal 10 al 5 per cento per i prodotti per l’infanzia e gli assorbenti;
  • introduzione di bonus spesa comunali per i redditi fino a 15.000 euro per l’acquisto di beni di prima necessità;
  • proroga delle agevolazioni per tutto il 2023 per l’acquisto della prima casa per i giovani under 36;
  • ulteriore potenziamento del congedo parentale con l’aggiunta di un mese retribuito all’80 per cento;
  • conferma del taglio del cuneo fiscale del 2 per cento, che arriva al 3 per cento solo per i redditi fino a 20.000 euro.

Riduzione della pressione fiscale per le imprese

Tra le misure di detassazione per le imprese, è prevista un’aliquota ridotta al 5% per premi di produttività ai dipendenti fino a 3.000 euro, oltre all’agevolazione di assunzioni a tempo indeterminato, con contributi fino a 6 mila euro per chi ha già un contratto a tempo determinato e in particolare pe le donne under 36 e per i percettori del reddito di cittadinanza.

Introdotta una flat tax incrementale al 15% per lavoratori autonomi, con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro.

Infine, è stato rifinanziato il fondo PMI per 1 miliardo per il 2023, a garanzia di tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all’attività d’impresa concesse da un soggetto finanziatore (banca o altro); prorogato anche il bonus Ipo (credito imposta per favorire la quotazione pmi in borsa).

Assegno Unico

Assegno unico per le famiglie con 3 o più figli (610 milioni) – Per il 2023 sarà maggiorato del 50% per il primo anno, e di un ulteriore 50% per le famiglie composte da 3 o più figli. Confermato l’assegno per i disabili.

Reddito di cittadinanza 

Dal 1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7/8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. E’ inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito. Si decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua.

Caro energia

Le risorse destinate alle misure contro caro energia per i primi tre mesi del 2023, che consentiranno di aumentare gli aiuti alle imprese allargando anche la platea dei beneficiari, ammontano a oltre 21 miliardi di euro. Nel dettaglio, confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette, rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35% mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%.