In programma il rinnovo dell’esonero contributivo per le lavoratrici madri che sarà esteso anche alle lavoratrici autonome. Una novità inclusa nella proposta di Bilancio per il 2025.

La nuova formulazione della norma prevede l’applicazione dell’ esonero alle lavoratrici madri, con almeno due figli, che abbiano  conseguito un reddito imponibile annuo non superiore a 40.000 euro, una differenza rispetto all’anno precedente, in cui il requisito di reddito non era previsto.

Le madri con tre o più figli, che già usufruiscono del beneficio previsto dall’articolo 1 della legge 213/2023, continueranno a beneficiarne fino al 2026 e potranno accedere al nuovo esonero solo dal 2027. L’esonero sarà garantito fino al compimento dei 18 anni del figlio minore.

L’entità precisa dell’esonero per le autonome non è ancora stata definita; mentre l’attuale esonero contributivo è del 100%, per un massimo di 3.000 euro annui (250 euro mensili), il nuovo disegno di legge specifica solo che il beneficio sarà parziale. Un decreto interministeriale, da adottare entro 30 giorni dall’entrata in vigore della nuova finanziaria, determinerà l’aliquota precisa e le modalità di utilizzo, rispettando il limite di spesa di 300 milioni di euro annui.

In continuità con la normativa precedente, è previsto che il nuovo esonero non comporti effetti negativi sul calcolo della pensione delle beneficiarie, poiché l’aliquota di computo per le prestazioni pensionistiche resta invariata.