Il Governo ha approvato il cosiddetto decreto legge “Cura Italia” e, in attesa di vederlo pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, è stato presentato in conferenza stampa dal premier Conte: è composto da una serie di misure  a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese per contrastare gli effetti sull’economia dell’emergenza coronavirus, per stanziamenti complessivi pari a circa 25 miliardi di euro.

L’ultima bozza di Decreto era composta da 113 articoli e prevedeva, fra le misure economiche concordate con le parti sociali, lo stop ai mutui casa, Cig in deroga di 9 settimane per tutti, un congedo parentale straordinario con retribuzione al 50% per 15 giorni per chi ha figli sotto i 12 anni, una indennità di 600 euro una tantum ai lavoratori autonomi, professionisti e collaboratori, aiuti al turismo, premio di 100 euro per i lavoratori che hanno continuato a lavorare in sede e tanto altro.

In attesa di leggere il testo definitivo, vediamo quali sono i provvedimenti più importanti per imprese, lavoratori autonomi e dipendenti previsti dall’ultima bozza di Decreto-Legge anche alla luce della Conferenza Stampa tenuta dal Presidente Conte con i Ministri Gualtieri (Economia) e Catalfo (Lavoro).

Cig in deroga di 9 settimane per tutti

La prima misura da segnalare riguarda gli ammortizzatori sociali. E’ stata infatti prevista la cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori di imprese private, anche quelle con meno di 5 dipendenti e incluso inoltre il settore agricolo. La CIG in deroga coprirà fino a 9 settimane di integrazione salariale, con pagamenti diretti a carico dell’INPS.

Un’altra novità sugli ammortizzatori sociali riguarda la cassa integrazione ordinaria: viene infatti introdotta una causale unica speciale “emergenza Covid-19”, per assicurare la semplificazione delle procedure d’accesso.

Indennità una tantum per gli autonomi

Un altro provvedimento molto atteso, riguarda questa volta i lavoratori autonomi. Per loro infatti è prevista una indennità economica una tantum che dovrebbe essere pari a 600 euro.

La stessa indennità è prevista anche per:

  • professionisti e collaboratori,
  • lavoratori stagionali del turismo e delle terme e dell’agricoltura
  • ed infine anche per i lavoratori dello spettacolo.

Vietato licenziare

Per i prossimi due mesi le aziende non potranno licenziare con giustificato motivo oggettivo” (crollo ordini, chiusura di un reparto ecc.).

Da quanto appreso dal Ministro Catalfo il provvedimento potrebbe essere addirittura retroattivo, ma aspettiamo di leggere il testo definitivo per maggiori chiarimenti.

Fondo di sostegno per i redditi bassi

Altra misura di sostegno denominata “fondo per il reddito di ultima istanza” è rivolta ai lavoratori danneggiati dal Coronavirus. Si tratta di un sostegno al reddito per lavoratori dipendenti e autonomi, che abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività e che nel corso del 2019 non avevano guadagnato più di 10 mila euro.

Il Ministero del Lavoro, con apposito provvedimento, dovrà definire modalità e criteri di accesso.

Congedo parentale straordinario

Come già detto nei giorni scorsi il DL prevede un congedo parentale straordinario per i genitori con figli fino a 12 anni per tutti i dipendenti privati e pubblici.

L’indennità sarà di massimo 15 giorni (a partire dal 5 marzo) e potrà essere usata tra mamma e papà e non contemporaneamente. L’importo coperto dall’INPS sarà pari al 50% della retribuzione. In caso di figli disabili non vi sarà nessun limite di età.

Previsto inoltre un congedo speciale non retribuito per i dipendenti con figli di età compresa fra 12 e 16 anni.

Voucher babysitter fino a 600 euro

In alternativa ai congedi parentali straordinari i genitori lavoratori dipendenti con figli di età inferiore di 12 anni potranno richiedere voucher fino a 600 euro per pagare baby-sitter mediante il libretto famiglia. Lo stesso voucher sale a 1000 euro per medici, infermieri, tecnici sanitari e ricercatori.

Premio 100 euro a chi lavora in sede

Per i lavoratori dipendenti che non potranno aderire allo smart working, e che possiedono un reddito complessivo annuo non superiore ad euro 40.000,00 spetta un premio, per il mese di marzo 2020, che non concorre alla formazione del reddito, pari a 100 euro da rapportare al numero di giorni di lavoro svolti nella propria sede di lavoro nel predetto mese.

I datori di lavoro corrisponderanno il premio nella busta paga di aprile e potranno compensare questo importo con lo stesso meccanismo già previsto per il bonus Renzi entro il giorno 16 del mese di maggio.

Legge 104

I caregiver che prestano assistenza a persone disabili potranno chiedere fino a 24 giorni in più di permessi Legge 104 nei prossimi due mesi: 12 giorni in più, oltre i 3 giorni ordinari, sia nel mese di marzo che nel mese di aprile per permessi 104.

Stop mutui casa

Nell’ultima bozza del provvedimento vi è anche la sospensione dei mutui prima casa per chi è in difficoltà; possibilità estesa anche agli autonomi, senza necessità di presentare l’Isee.

Il provvedimento amplia le maglie del Fondo attualmente riservato alle famiglie in difficoltà (perdita del lavoro, morte o non autosufficienza anche a lavoratori autonomi o liberi professionisti con calo di oltre un terzo del fatturato dovuto all’emergenza).

Sospensione fisco e previdenza fino al 31 maggio

Il Maxi decreto Coronavirus in via di approvazione, dovrebbe prevedere, secondo l’ultima bozza, la sospensione di una settimana per tutti i contribuenti e per tutti i pagamenti in scadenza il 16 marzo (IVA, contributi INPS ecc.).

Un Decreto successivo stabilirà i settori che potranno usufruire di una ulteriore sospensione di tutti i pagamenti di imposte e contributi; questi potranno poi essere recuperati senza interessi con pagamenti in unica soluzione o in 5 rate.

Credito d’imposta affitti per lavoratori autonomi

Nel Decreto dovrebbe essere previsto un credito d’imposta del 60% dell’importo dell’affitto di marzo per negozi e botteghe; destinato quindi a lavoratori autonomi e professionisti che svolgono la propria attività in affitto.