I consulenti del lavoro apprendono “con grande sorpresa” la decisione dell’Inps di rigettare massivamente le istanze di anticipazione del 40% dei trattamenti di integrazione salariale.

Nel merito, la presidente dei consulenti del lavoro – Marina Calderone – scrive all’Inps e al Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo:  La motivazione, non ufficializzata sembrerebbe essere la mancanza di qualche giorno nella richiesta degli ammortizzatori sociali rispetto alle 9 settimane della prima domanda di integrazione salariale”.

L’Istituto è invitato a rimediare con un immediato intervento mirato alla revisione di questa scelta amministrativa, con conseguente accoglimento in autotutela delle istanze già presentate ed erogazione immediata dell’anticipazione maturata”.

L’anticipazione del 40% ha come suo scopo quello di dotare i lavoratori sospesi delle risorse economiche necessarie a gestire le esigenze immediate proprie e dei familiari. Cosa vanificata da questa “scelta immotivata e ingiustificata”, si precisa.

Il difficile quadro legato alla gestione degli ammortizzatori sociali emergenziali è stato illustrato in una seconda lettera inviata dalla Presidente al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Presidente INPS, chiedendo, in vista della annunciata riforma degli ammortizzatori, di riattivare il circuito virtuoso delle politiche attive e del riaccompagnamento al lavoro.

Lettera al Direttore generale dell’ INPS

Lettera al Ministro del Lavoro e al Presidente dell’ Inps